{"componentChunkName":"component---src-templates-pagina-foglia-completa-template-it-jsx","path":"/it/preparati/industriale/cosa-sapere/","result":{"data":{"node":{"title":"Cosa sapere - Industriale di incidente rilevante","field_titolo_esteso":"Cosa sapere - Industriale di incidente rilevante","drupal_internal__nid":900011769,"field_data":"2024-01-30T10:59:44+01:00","field_id_contenuto_originale":900011770,"field_categoria_primaria":"pagina","field_streaming_homepage":false,"field_link":null,"body":{"processed":"
In Italia esistono attualmente 971 stabilimenti industriali che, per le loro attività, utilizzano specifiche sostanze pericolose e sono quindi classificati come a “rischio di incidente rilevante”.
\nUn incidente in tali stabilimenti può, infatti, determinare un incendio, un'esplosione o una nube tossica con pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana e l'ambiente.
\nIl rischio industriale da incidente rilevante è disciplinato da una normativa europea, consolidata anche a livello nazionale e regionale a seguito di gravi incidenti tra cui quello italiano di Seveso nel 1976.
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\r\nIl rischio industriale da incidente rilevante è disciplinato da una normativa europea, consolidata anche a livello nazionale e regionale a seguito di gravi incidenti tra cui quello italiano di Seveso nel 1976.
Un incidente industriale rilevante può avere effetti sulla salute umana, sull’ambiente e sui beni.
\nGli effetti sulla salute umana variano a seconda della tipologia di incidente, delle caratteristiche delle sostanze rilasciate, della loro concentrazione, della durata d’esposizione e della dose assorbita. In caso di incendio, gli effetti sulla salute sono legati principalmente al calore e ai fumi della combustione (ustioni, danni alle vie respiratorie, intossicazione). In caso di esplosione, gli effetti sono dovuti alle onde d’urto provocate o dal lancio a distanza di materiale (traumi). In caso di nube tossica, gli effetti sono procurati da inalazione, ingestione o contatto con la sostanza (malessere, lacrimazione, nausea, difficoltà respiratorie, perdita di conoscenza).
\nGli effetti sull’ambiente sono legati alla contaminazione del suolo, dell’acqua e dell’aria da parte delle sostanze rilasciate.
\nGli effetti sui beni, infine, riguardano i danni agli impianti e alle strutture, come crolli e rottura di vetri.
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\nIl Piano di Emergenza Interno (PEI) è redatto dal gestore dello stabilimento industriale per fronteggiare immediatamente un incidente con le proprie squadre ed eventualmente con la collaborazione dei Vigili del Fuoco.
\nIl Piano di Emergenza Esterna (PEE) è redatto dal Prefetto, l’autorità pubblica competente, in raccordo con il Sindaco e con il gestore dello stabilimento, e organizza la risposta di protezione civile per ridurre gli effetti dell’evento sulla salute pubblica e sull’ambiente. In questo Piano sono indicate le zone a rischio, le modalità di allarme e le norme di comportamento per la popolazione. In caso di incidente, può prevedere il rifugio al chiuso o l’evacuazione.
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\nUna volta valutata la situazione, il Prefetto dispone l’attuazione del Piano di emergenza Esterna ed il Sindaco, d’intesa con il Prefetto, tramite la struttura comunale, informa la popolazione fino al cessato allarme.
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\nViene quindi inviato un messaggio IT-alert sul cellulare di coloro che si trovano nel raggio di due chilometri dallo stabilimento per informarli del possibile pericolo.
\nÈ quindi importante sapere fin da subito cosa fare.
Il sistema di allarme pubblico IT-alert è utilizzato in caso di incidente in uno stabilimento industriale classificato a rischio di incidente rilevante.
\r\nViene quindi inviato un messaggio IT-alert sul cellulare di coloro che si trovano nel raggio di due chilometri dallo stabilimento per informarli del possibile pericolo.
\r\nÈ quindi importante sapere fin da subito cosa fare.