Cambiamento climatico come sfida futura: Fondazione CIMA e ARPA Valle d’Aosta insieme nella Conferenza delle Parti dei giovani
Oltre 100 alunni delle scuole superiori del territorio hanno partecipato al percorso educativo

A partire da marzo, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Autonoma Valle d’Aosta (ARPA) e Fondazione CIMA si sono unite per realizzare un progetto innovativo che ha visto più di 100 studenti e studentesse confrontarsi sulle sfide poste dalla crisi climatica e dei suoi effetti sulla riserva idrica.
Un’iniziativa nata in Valle d’Aosta nell’ambito del progetto RESERVAQUA con lo scopo di simulare la Conferenza delle Parti (COP), l’incontro internazionale che, ogni anno, riunisce i Paesi della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, e al contempo di sensibilizzare i giovani sull’uso sostenibile dell’acqua, individuando così proposte concrete per il futuro.
In particolare, gli alunni dei due istituti locali coinvolti, il Liceo Scientifico e Linguistico “Edouard Bérard” e l’Institut Agricole Régional, sono stati protagonisti di un vero e proprio viaggio informativo ricco di occasioni di scambio e approfondimento sul tema dell’acqua. Nello specifico, la prima parte dei lavori, rappresentata dai moduli di preparazione, si è svolta a marzo con due giornate volte a stimolare un dibattito sugli effetti del cambiamento climatico attraverso un percorso di formazione e sensibilizzazione.
Oltre agli incontri frontali, agli studenti è stato affidato il compito di elaborare in autonomia strategie gestionali della risorsa idrica in ottica di ridurne i consumi, prima di incontrare gli esperti di ARPA Valle d'Aosta e Fondazione CIMA per un’ulteriore discussione.
Da qui la fase conclusiva: il 10 maggio nei locali della Cittadella dei Giovani di Aosta la presentazione delle linee d’intervento con una doppia valutazione finale: una per selezionare i progetti finalisti e l’altra, invece, per raccogliere eventuali emendamenti, rendendo queste proposte le più consensuali possibili.
Tutto grazie al supporto della tecnologia che ha contribuito non solo ad una maggiore partecipazione ma anche ad accrescere la consapevolezza delle comunità locali sulle conseguenze della crisi idrica.
La Conferenza delle Parti dei giovani rappresenta un esempio concreto di collaborazione virtuosa tra un ente scientifico - che è anche partner della campagna Io non rischio - impegnato quotidianamente nella promozione dello sviluppo tecnologico nelle scienze ambientali per la tutela della salute pubblica e la salvaguardia degli ecosistemi e un ente pubblico.
Una partnership efficace destinata a ripetersi anche in futuro: gli esperti, infatti, intendono replicare l’esperienza in altre sedi e contesti con l’obiettivo di conoscere a fondo le prospettive e le esigenze delle nuove generazioni, quelle che in assoluto subiranno l’impatto del cambiamento climatico.
Fonte Foto: Fondazione CIMA